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Mostrando entradas de febrero, 2011

UN CARNEVALE PARTICOLARE!

Tra i tanti e variegati carnevali tradizionali della Sardegna, ve n’è uno che si contraddistingue particolarmente per la sua originalità e irriverenza, quello di Bosa, cittadina sulla costa centro occidentale della’Isola. L’apice dei festeggiamenti si raggiunge il "martedì grasso”, a partire dalla mattina con il lamento funebre de “S’Attittidu”. Le maschere indossano il costume tradizionale per il lutto: gonna lunga, corsetto e ampio scialle nero; ogni maschera porta in braccio una bambola di stracci o qualcosa di simile che spesso ha un riferimento al sesso. Le maschere, con voce in falsetto, emettono un continuo lamento, “S’Attittidu” appunto, e chiedono alle persone (normalmente donne giovani) un goccino di latte per ristorare il bambino che è stato abbandonato dalla madre dedita ai bagordi del Carnevale. La notte del martedì tutti indossano la maschera tradizionale bianca (solitamente un lenzuolo per mantello e una federa per cappuccio), per cercare il “Giolzi Moro”. Il Giolzi

IL SAN VALENTINO DEI VIPS

Nella chiesetta dei Cappuccini di Ozieri, in provincia di Sassari, sono custodite reliquie di San Valentino. Per questo il Comune organizza ogni anno, dedicato agli innamorati. il premio «Il sospiro d’oro di Ozieri». Per il quarto anno viene assegnato ad una coppia del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo o dello sport che in Italia o all’estero rappresenta l’ideale d’amore. Quest’anno il riconoscimento è andato al bresciano Francesco Renga (che ha origini sarde) e Ambra Angiolini. L’anno scorso fu assegnato alla coppia George Clooney-Elisabetta Canalis. Cosa non si fà pur di attirare l'attenzione dei media...!

RICONOSCIMENTO A PRODOTTI ITALIANI

Altre cinque produzioni agroalimentari italiane ottengono il riconoscimento di specificità dall'Unione europea. La Commissione europea ha infatti dato il via libera alla denominazione d'origine protetta (Dop) per il carciofo spinoso di Sardegna, la fontina valdostana e l'arancia di Ribera, coltivata soprattutto nelle province di Agrigento e Palermo, mentre l'indicazione geografica protetta (Igp) è stata assegnata al limone di Siracusa ed al salame piacentino. Quanto ai neopromossi, il carciofo spinoso è uno dei simboli alimentari della Sardegna dove la sua coltura risale ai tempi dei fenici. Le zone in cui è coltivato in maniera intensiva sono l'intera piana del Campidano, da Oristano a Cagliari, il basso Sulcis e la Marmilla, la Baronia, l'Ogliastra, le piane del Coghinas e della zona dalla Nurra al Sassarese (Ittiri).Un bella conquista, che contribuirà senza dubbio a riconfermare l’altissima qualità e peculiarità dei prodotti alimentari e della cucina del Bel